top of page

Un segreto della produzione che costa caro

Voglio raccontarti una cosa stupefacente di cui mi sono reso conto oggi, una cosa che ho avuto sotto il naso per molto tempo e che ho bellamente snobbato in preda all'entusiasmo ed ai continui aggiornamenti.

Devi sapere che catalogo in un hard disk tutti i beat e gli arrangiamenti sui quali non scrivo. Ogni 40 giorni dedico una giornata all'ascolto di quello che ho lasciato indietro per capire se c'è qualcosa che mi ispira e che posso far diventare una nuova canzone ed anche un po per sentire i progressi fatti.

Beh, oggi è il quarantesimo giorno e spulciando le cartelle ho fatto una terribile scoperta. I beat più belli non erano gli ultimi, anzi più andavo indietro più erano belli.

Ero davvero incazzato!

In teoria andando avanti con il tempo, accumuli esperienza che ti permette di sfornare sempre roba più bella, giusto?

Ho guardato il mio riflesso nel monitor e mi sono detto: "Caro mio, forse, stai perdendo un po' di smalto".

Nonostante gli ultimi beat davvero molto meno incisivi, sentivo che non era così.

Io non ho perso smalto.

Dopo svariati minuti a fissare il vuoto; l'illuminazione.

Avevo scoperto cosa aveva fatto peggiorare le mie produzioni.

Così ho fatto qualche test per valutare la mia idea e di colpo sono riuscito a produrre 3 beat, uno dei quali userò per un mio futuro singolo "Rallentare un po'" o "Rallentare" sono ancora indeciso sul titolo.

Beh titolo a parte, ho scoperto un segreto che porterò sempre con me, ma che mi è costato molto in termini monetari.

Se sei in un momento in cui senti di essere bloccato o peggio ti sembra di regredire, le prossime righe potrebbero darti la soluzione per farti ripartire alla grande.

La colpa è del consumismo.

O meglio alla mia spasmodica voglia di acquistare nuovi pack, nuove macchine e nuovi strumenti che sono venduti come indispensabili per l'ottimizzazione del workflow, ma che in realtà lo complicano notevolmente.

Facci caso: quando hai troppo materiale da sfogliare e da scegliere ti perdi nella ricerca? Vivi incosciamente un senso di frustrazione simile al "ho già visto tutto" su Netflix?

Bene quello che devi fare è tornare all'indispensabile.

Avere pochi strumenti, ma giusti con i quali sperimentare.

Tipici suoni che appartengono al tuo genere e che sono considerati immortali da modernizzare al massimo in fase di mix.

Ma come trovo i suoni giusti?

Quello che ascolti quotidianamente è sempre il punto di partenza.

Fai attenzione a che tipo di strumenti compongono l'arrangiamento, crea una nota sul tuo cellulare e segnateli.

Una volta che hai questa lista (ad esempio: Piano elettrico, basso Shynt, Batteria vera, trombe e chitarra acustica) sfrutta il miglior amico del producers: YouTube.

A questo accosta, nel motore di ricerca, ad ogni strumento il genere specifico ed allarga un po' la ricerca.

Una volta ottenuta la tua lista di suoni e campioni specifici, elimina tutto il resto e lavora.



2 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page